La Guarigione di Amore Incondizionato.
Possiamo intendere la guarigione, come la risoluzione di un particolare disturbo che si manifesta su un qualsiasi piano: fisico, emozionale o spirituale.
Si può guarire eliminando pensieri e comportamenti disarmonici, che ci allontanano dal benessere, oppure quando smettiamo di reagire nel solito modo a un evento, o quando riusciamo ad avere una visione più ampia di qualche aspetto della vita; per esempio, quando lasciamo andare via qualche nostro limite e ci apriamo a una nuova visione, eliminando così piccole o grandi fissazioni, pregiudizi o pensieri negativi.
Guarigione, è anche l’eliminazione di un malessere che si manifesta nel corpo, ma la più bella e nutriente delle guarigioni, è quella che riguarda la nostra natura spirituale: ristabilire un amorevole, libero e risanante rapporto con la nostra natura infinita e divina.
“Durante le meditazioni, abituatevi a concentrarvi sulla luce per attirarla e introdurla in voi; così essa sostituirà a poco a poco tutti i vostri materiali logori, vecchi e sudici, con nuove particelle della più grande purezza. Poi una volta che avrete introdotto la luce in voi, dovrete ancora esercitarvi a inviarla nel mondo intero per aiutare gli esseri umani”.
(Omraam Mikhaël Aïvanhov)
L’amore Incondizionato è la vibrazione più elevata dell’Universo e abbraccia tutto il Creato; quando ci sintonizziamo su queste frequenze, tutti i giudizi, il senso di separazione e le paure, si dissolvono; ci sentiamo fortemente collegati con la Creazione; come una goccia di acqua che s’immerge nell’oceano senza perdere il senso della sua vera identità, ci rendiamo conto di essere parte del Tutto. I nostri confini si espandono nello sconfinato e la mente, inquieta e giudicante è messa a tacere, siamo semplicemente in un eterno presente, in un dolce, armonioso e giusto fluire di tutte le cose.
Nel riconoscere questa identità cosmica, chiediamo al “Creatore di Tutto ciò che è”, guarigione e amore per noi stessi o per le tutte le persone alle quali vogliamo inviarla, possiamo mandarla anche al nostro bellissimo pianeta e ai suoi abitanti. Intendiamo con questo portare la luce dell’amore incondizionato, sul piano Fisico, Emozionale, Mentale e Spirituale di chi lo riceve, quindi su tutti i livelli e nel più alto dei modi.
Richiediamo una guarigione e testimoniamo come l’Amore Incondizionato, riempia ogni cellula, prima del nostro corpo, e poi quello degli altri, per il massimo bene.
L’amore è il più potente antidoto alla paura e al dolore, ecco perché inviare Amore Incondizionato è risanante, sia per chi pratica la Guarigione, sia per chi ha i ricettori aperti per poterlo ricevere. Non tutti sappiamo cosa significhi accogliere Amore Incondizionato e come ci si senta ad accettarlo, ma possiamo sempre apprenderlo.
E’ facile, nello stato theta, insegnare che: so come ricevere l’Amore Incondizionato, che so come ci si sente a riceverlo e anche …….che posso riceverlo, che ne sono degno e che lo merito.
Segue una possibile formula per la guarigione di Amore Incondizionato:
-“Creatore di tutto ciò che E’, Mente Universale, Coscienza Divina, Dio ”, è richiesto che l’Amore Incondizionato, riempia ogni cellula del mio corpo per il bene supremo e nel migliore dei modi, grazie, è fatto, è fatto, è fatto. – Poi si osserva semplicemente, come testimone, che la guarigione avvenga e che tutte le cellule si riempiano di Luce e d’Amore.
Perché ci ammaliamo? Visione energetica della malattia.
Semina un pensiero e nascerà un’azione. Semina un’azione e nascerà un’abitudine. Semina un’abitudine e nascerà un carattere. Semina un carattere e nascerà un destino. Buddha
La malattia, è collegata a particolari stati emotivi, è l’espressione somatica di un conflitto interiore, di una disarmonia, di un disagio; é semplicemente un segnale che il corpo invia per renderci coscienti dell’esistenza di uno squilibrio energetico al nostro interno.
La malattia spesso ci costringe a cambiare abitudini, a guardarci dentro e a modificare i nostri comportamenti. Da un punto di vista spirituale rappresenta un segnale e un invito ad allineare la nostra personalità alle necessità evolutive della nostra anima. Il dolore e il malessere sono la manifestazione di una disarmonia causata dai nostri pensieri, emozioni e sentimenti negativi, dalle nostre cattive abitudini e da convinzioni depotenzianti.
Spesso la rabbia, il risentimento e il rifiuto, intossicano la nostra mente e il nostro corpo, allontanandoci da un buono stato di salute, a volte vi sono predisposizioni genetiche o scelte dell’anima, di apprendere, attraverso la malattia. Oggi, con il cambiamento vibrazionale, sul nostro pianeta, diventa più facile evolvere e comprendere, senza dover necessariamente passare attraverso il dolore. Possiamo semplicemente imparare a cambiare programma.
A volte il dolore e la sofferenza arrivano, per spingerci a lasciare andare degli attaccamenti.
Non sempre la sofferenza è necessaria per crescere, possiamo imparare a sviluppare al meglio la nostra vita, semplicemente osservando noi stessi, la realtà, gli altri, e anche (perché no?) possiamo imparare dalla Vita, attraverso la gioia e il divertimento, ma questo può accadere solo se trasmutiamo convinzioni depotenzianti, emozioni e sentimenti negativi.
In pratica il nostro benessere è legato al nostro lavoro di sviluppo personale e spirituale.
Se evitiamo di giudicare, di sentirci vittime, di struggerci in nostalgie e rammarico, imparando ad accettare il presente e lasciare andare quello che non ci serve più, senza attaccamenti, possiamo apprendere da ogni evento, senza necessariamente passare molto tempo nel dolore e nel malessere.
La vita è una generosa maestra e ci mostra sempre, cosa possiamo imparare, o cosa cambiare, per migliorare noi stessi, la nostra vita e il mondo intorno a noi.
Ciò che pensiamo e che attraversa la nostra mente, sia conscia che inconscia, pone le basi per manifestarsi nella realtà. Siamo quindi co-creatori della nostra vita, possiamo modificare la nostra esistenza, semplicemente cambiando punto di vista, abbandonando vecchi schemi.
Tutto ciò che accade nella nostra vita, ci appartiene, fa parte del nostro “campo energetico”, se evitiamo di trattenere emozioni e sentimenti, come la paura, la rabbia, il dolore, il risentimento o il senso di colpa, che occupano tanto spazio al nostro interno, possiamo ristabilire la nostra salute e il nostro benessere e utilizzare quel luogo al nostro interno, liberato dai sentimenti di disagio, per sviluppare le nostre qualità e i nostri talenti.
La malattia a volte arriva per risvegliarci, talvolta può diventare una vera e propria “Iniziazione”, ci spinge a prenderci cura di noi, a riguardarci, a riposarci, a volte a dover stare fermi, mentre magari vorremmo fare tante cose. Nell’accettare quel “dover stare fermi”, entriamo in contatto con noi stessi, per conoscerci meglio, per osservarci, per amarci così come siamo, con i nostri limiti e le nostre debolezze, ma anche con i nostri potenziali e nostri veri desideri.
I sintomi del corpo sono dei veri e propri messaggi utili per noi, che ci aiutano a migliorare la nostra vita, sono la manifestazione corporea di disagi interiori che vogliono essere liberati e guariti. Spesso la malattia ci fa stare fermi o ci rallenta, per indicarci una nuova direzione da prendere, o per farci cogliere alcuni aspetti della nostra vita che evitiamo di vedere, perché non ci piacciono. Non è raro che quando una persona guarisce da una malattia, si senta più in contatto con se stessa e abbandoni vecchie abitudini, dia meno peso alle opinioni altrui e abbia più voglia di rinnovarsi e imparare cose nuove. Paradossalmente la malattia, se ben compresa, arriva per guarirci.
Con il ThetaHealing e il lavoro di “scavo”, s’individuano per poi eliminarle o trasformarle, le convinzioni e le emozioni che ci causano malessere, sostituendole con programmi positivi che supportano il nostro benessere. Il ThetaHealing non sostituisce le cure del medico, ma si occupa della condizione globale ed energetica della persona.
ThetaHealing. I quattro livelli di convinzione nelle sessioni individuali di “scavo”.
Quanta più forza vitale abbiamo a disposizione, tanto maggiore sarà il nostro benessere, quando non riusciamo a metabolizzare le nostre ferite, abbiamo meno energia vitale.
Liberandoci dal malessere, possiamo impiegare le nostre energie per costruire ciò che più amiamo.
Molte delle nostre convinzioni negative sono inconsce, attraverso le frequenze theta, possiamo portarle alla coscienza e trasformarle.
Le credenze, accettate dal corpo, dalla mente o dall’anima, diventano un programma; possiamo ad esempio avere un programma inconscio di non meritare: successo, amore, stabilità, soldi o altro e nonostante i nostri sforzi, a causa di questo schema nascosto, andare incontro a fallimenti.
I nostri programmi negativi cercheranno di sabotare i nostri progetti, fino a quando non saranno individuati dalla coscienza, e trasformati.
Nel lavoro di “scavo” i sistemi di convinzione, sono ordinati su quattro livelli: Base, Genetico, Storia, Anima.
Una convinzione può essere su uno o più livelli; possiamo avere anche convinzioni duali, in cui crediamo che sia vera una cosa, ma anche il suo contrario. Ad esempio: valgo molto – valgo poco, amo qualcuno – odio qualcuno, amo i soldi – odio i soldi, ecc.
I quattro livelli di convinzione sono utilizzati nel lavoro di “scavo”, per facilitare l’eliminazione dei programmi negativi.
Livello Base
Da bambini assorbiamo indiscriminatamente le caratteristiche e gli schemi emozionali e mentali dei nostri genitori. A volte il bambino abbandona la sua innocenza e “recita”, smette di essere autentico, per il desiderio di ottenere l’approvazione delle persone che ama; questa finzione comporta una compressione della sua energia vitale che è registrata anche a livello cellulare.
Le convinzioni a livello base, sono quelle apprese dal concepimento in poi, sono trasmesse dai genitori e dal mondo esterno in generale; possiamo farle nostre semplicemente sentendo parlare qualcuno o leggendo un libro, accettandole, grazie al nostro libero arbitrio.
Sono inclusi in questo livello, anche giuramenti, patti, accordi fatti in momenti particolari della nostra vita e che magari abbiamo dimenticato. Ad esempio: un giuramento di fedeltà eterna al primo amore, può insidiare le nostre successive relazioni sentimentali.
Per percorrere la nostra personale strada possiamo lasciarci alle spalle i condizionamenti familiari e sociali e l’idea di diventare persone omologate che trovano sicurezza nel conformismo. Quanto ci costa riconoscere e seguire il desiderio del nostro cuore, e quanto invece quello di uniformarci allo standard comune? Tornare al proprio nucleo, per scoprire se stessi, significa svincolarsi dalle catene degli obblighi, per respirare il profumo pulito della libertà di scegliere e una nuova leggerezza, includendo l’amore e il rispetto per il mondo circostante.
Livello Genetico
La vergogna, il senso di colpa, la paura e la rabbia, fanno contrarre il nostro campo energetico, creandoci dolore e infelicità. La causa di problemi di vario genere può avere radici molto profonde, avere origini genetiche o risalire modelli comportamentali dei nostri avi, trasmessi a noi geneticamente di generazione in generazione. Ad esempio possiamo avere delle convinzioni in merito al denaro, alla razza, alla religione o alle malattie che derivano dai nostri antenati. Il gene è un segmento di una molecola di DNA.
I geni e il DNA sono la parte più complessa del corpo, hanno programmi che sono trasmessi alle cellule del nostro organismo, questo permette al nostro corpo di funzionare e di rigenerarsi.
Nelle cellule si conservano le memorie dei traumi e tutti gli schemi che influenzano il nostro comportamento; a livello cellulare è tracciata la nostra essenza, la nostra vibrazione energetica.
Il DNA conserva miriadi d’informazioni, esso è composto di due lunghe catene di molecole di acidi nucleici, avvolti a doppia elica. Non si conosce l’origine di questa meravigliosa creazione, qualcuno ipotizza che provenga dal cosmo.
Nel DNA quindi è impressa la memoria genetica dei nostri avi, che tramanda anche i sistemi di convinzione, alcuni di questi sono per il nostro bene, altri no; questi ultimi vanno individuati, rimossi e sostituiti con altri più adeguati alle nostre esigenze e al nostro benessere.
Livello Storia, Vite passate.
In un lavoro di “scavo” l’analisi introspettiva porta in superfice parti oscure e talvolta, sorprendentemente, visioni di vite a noi sconosciute; la nostra storia talvolta, sembra essere più antica della nostra età anagrafica.
Le scene che ci appaiono, le sensazioni che percepiamo, tendono a farci credere che si tratti di vite passate. I luoghi, gli abiti, e l’ambiente, riportano alla memoria probabili esistenze in altri luoghi e in altri tempi. Accettare l’idea della reincarnazione ci permette di lavorare per la risoluzione dei temi emersi, siano essi realmente ascrivibili ad altre vite, o derivare da altri tipi di esperienza.
Le memorie antiche, attribuite ad altre vite, potrebbero riferirsi ai nostri antenati vissuti oltre sette generazioni precedenti, oppure provenire dal grosso calderone dell’inconscio collettivo. In ogni caso, rappresentano metaforicamente, un nostro reale problema, un’esperienza rimasta in sospeso, che deve ancora risolversi, e dalla quale abbiamo ancora qualcosa da apprendere.
Memorie prese dalla coscienza collettiva che non appartengono direttamente a noi, sono talvolta ripescate perché rappresentano, in maniera traslata, una nostra questione irrisolta, sono quindi utili e funzionali alla comprensione di noi stessi e allo scioglimento dei nostri nodi esistenziali.
Oramai è noto, grazie anche alla fisica quantistica, che il tempo, così come noi lo viviamo, è un’illusione creata dalla nostra dimensione spazio-temporale.
Utilizzare l’ipotesi che altre esistenze vissute condizionino quella attuale, è, di fatto, qualcosa che ci aiuta a comprendere i nostri automatismi e le nostre credenze, le nostre avversioni e le nostre paure, oltre a spiegare l’origine dei nostri talenti e delle nostre inclinazioni naturali. Lavorare su questo livello, ci aiuta a essere noi stessi, nella migliore espressione possibile, rendendoci più responsabili della nostra esistenza e di ciò che ci accade; favorendo la liberazione dai nostri blocchi per essere sempre più in armonia con la vita, con noi stessi e col mondo.
Livello Anima
L’anima è una creazione della Sorgente di tutte le cose, la possiamo percepire nella profondità del nostro cuore e intorno e oltre il nostro corpo fisico; potente e fragile al tempo stesso, è immortale e ci dona il senso e il valore dell’esistenza.
All’inizio la sua energia defluisce dalla Sorgente, spinta verso l’esterno. Poi il moto s’inverte e trascorre il resto dell’esistenza ad avanzare verso l’interno, verso il ricongiungimento, portando in tal modo, nuova linfa vitale al processo generativo. Le anime aiutano il Creatore a creare, estendendo con la loro esistenza, la sua energia, assecondando il desiderio della Sorgente, di manifestarsi.
Nell’antica Persia i Sufi vedevano il Creatore come il bene assoluto, che coincide con la bellezza assoluta e il desiderio della bellezza è proprio quello di manifestarsi.
L’anima quindi, è quella parte di coscienza, o di energia, che non può essere distrutta. Ogni essere umano ha una coscienza personale, o anima apparentemente separata dalla Coscienza Universale, da cui deriva e a cui ritorna. L’anima ha la capacità di creare e possiede il Libero Arbitrio, nel suo processo di apprendimento e di evoluzione si avvicina sempre di più alla Sorgente.
L’anima ha due desideri antitetici: l’uno di fusione col tutto, l’altro di separazione, anela sia a reintegrarsi con la Fonte che l’ha creata, sia a separarsi da lei; similmente al percorso dell’onda che si separa dal mare per poi ritornare a lui, dopo l’esperienza della differenziazione. Tale dualismo è inconscio, finché non si raggiunge un certo livello di consapevolezza. La scissione interiore causata dal doppio percorso dell’anima è spesso causa di scontentezza e senso di vuoto, nonostante l’apparente soddisfazione del lato materiale dell’esistenza.
Per tornare alla sua Origine, l’anima ha bisogno di evolversi.
Ogni individuo ha bisogno di comprendere il suo personalissimo processo di ritorno all’Origine, per fare questo dovrà sviluppare una visione personale della vita, abbandonando man mano, lungo il suo percorso, valori massificati e desideri dell’ego che lo spingono dalla parte opposta, ossia verso il distacco dal Creatore al fine di definire se stesso come entità separata.
Le convinzioni a livello anima sono quelle più radicate, a volte le più difficili e dolorose da eliminare poiché i suoi programmi sono profondi e potenti. Possiamo trovare anche qui, come negli altri livelli, vincoli, giuramenti, patti, accordi, che bloccano la possibilità di espanderci e migliorare la nostra vita e che quindi vanno sciolti e inviati alla luce del “Creatore di Tutto ciò che E’”.
L’anima, per compiere il suo percorso evolutivo, prima di incarnarsi sceglie il tipo di corpo fisico, i genitori, la razza, il tipo di cultura, la condizione sociale, la nazione, le proprie attitudini, e altro ancora; ne consegue quindi che l’impronta dell’anima, è riflessa sia nel codice genetico, che in tutti gli altri livelli.